25/02/2010
L’arresto Apparteneva a una banda di rapinatori sgominata a Roma: si nascondeva a Ischitella
Enzo Ammaliato CASTELVOLTURNO. Gli altri componenti della sua banda erano stati arrestati tutti lo scorso anno dalla polizia stradale di Roma. Solo lui era riuscito a sfuggire alle manette. Da allora si nascondeva lungo il litorale domiziano, e precisamente nel territorio di Castelvolturno. Almeno fino a ieri. L’immigrato iraniano sul cui capo pendeva un ordine d’arresto del tribunale di Velletri è stato rintracciato e arrestato dagli agenti del locale commissariato di polizia. L’uomo è stato sorpreso in un villino di Ischitella. Ma per sfuggire, ancora una volta, alla cattura ha tentato di confondere le forze dell’ordine esibendo dei documenti con delle generalità, poi risultate false. Ma una volta condotto in commissariato, i risultati Afis (ovvero le impronte digitali) hanno tolto ogni dubbio e per l’iraniano è scattato l’arresto e il successivo trasferimento al carcere di San Tammaro. Mehrdad Najafi, questo il suo vero nome, 28 anni, in possesso di un regolare permesso di soggiorno, era stato già arrestato nel 2007 dagli agenti della questura di Padova. L’accusa era la stessa: anche allora fu accusato di aver messo a segno, insieme a un gruppo composto da immigrati di origine turca, pakistana e iraniana, numerose rapine effettuate sempre lungo l’autostrada ai danni di conducenti di camion. Il sodalizio criminale per riuscire nelle proprie azioni delittuose adottava un particolare stratagemma, risultato quasi sempre vincente, almeno fino a quando non è stato sgominato. Gli immigrati, infatti, fingevano di appartenere alle forze dell’ordine e così per trarre in inganno le proprie vittime indossavano anche delle false uniformi d’ordinanza. La latitanza di Mehrdad Najafi è durata poco più di tre mesi. E ieri a stringere le manette ai polsi del finto poliziotto, per uno scherzo del destino, sono stati dei veri agenti di polizia. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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