21/03/2011
assura ritorsione in stada, e come bottino un cellulare da pochi euro
Vincenzo Ammaliato Castel Volturno.
Picchiato e rapinato all’interno delle mura di casa sua, non doveva poi denunciare l’accaduto alle forze dell’ordine. Per questa ragione è stato nuovamente e barbaramente picchiato dagli stessi aguzzini. Lo sfortunato protagonista di questa amara vicenda è un pensionato di settanta anni che vive a Pinetamare. Il calvario di L.D.S. (queste le sue iniziali) e’ iniziato lo scorso lunedi’, quando tre rapinatori hanno fatto irruzione in casa sua. L’uomo era da solo nell’appartamento ed è stato immediatamente immobilizzato dai ladri, che si somno messi poi alla ricerca di denaro in contanti. Non avendo trovato, pero’, alcuna banconota in casa, hanno iniziato a infierire sul corpo del pensionato, percuotendolo violentemente. E prima di andare via, gli hanno sottratto l’unico oggetto di valore che aveva con se’: un telefonino cellulare. Condotto alla clinica Pinetagrande, il pensionato e’ stato medicato e ricoconosciuto guaribile in quindici giorni. Ma invece di accettare il ricovero, ha preferito recarsi subito dalle forze dell’ordine e formalizzare la denuncia. Qui, nella caserma dei carabinieri di Pinetamare, ha riconosciuto dalle fotosegnaletiche uno dei suoi aggressori. Ed è tornato a casa. Sabato scorso, poi, mentre usciva da un supermercato è stato notato dalla banda di balordi. I tre lo hanno velocemente circondato e hanno iniziato a picchiarlo nuovamente in maniera violenta. «Non dovevi permetterti di denuciarci», hanno gridato mentre inferivano sul suo corpo. Finita la vile spedizione punitiva il branco è scappato lasciando il pensionato esamine sull’asfalto. I soccorsi sono giunti sul posto pochi minuti dopo. E mentre l’ambulanza accompagnava nuovamente L.D.S. al pronto soccorso, dove ha avuto una prognosi di guarigione questa volta di venti giorni, i carabinieri hanno iniziato una vera e propria caccia all’uomo, al termine della quale hanno stretto le manette ai polsi dell’intera banda di balordi. Si tratta del ventenne Raffaele Buonanno, del diciannovenne Giuseppe D’Aniello e di un diciassettenne, B.A., tutti residenti al tristemente famoso Parco Saraceno. Nonostante la giovane eta’, hanno fatto sapere i carabinieri, i tre hanno gia’ numerosi precedenti penali. Tutti per rapina e aggressione. Si tratta di tre giovani viollenti, figli di un territorio malato. Una gioventu' che non esita a picchiare una persona anziana per un telefono cellulare da rivendere a meno di venti euro. Che non esita a picchiare un uomo che non ha alcuna forza per reagire, se non quella di recarsi dalle forze dell'ordine e denunciare che la società che lo circonda è spietata. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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