mercoledì 23 febbraio 2011

Freddo e alcol, muore extracomunitaria

23/02/2011
È stata trovata per strada, in fin di vita dal personale del 118 e dai carabinieri della loclale stazione. Erano la 13, in via Tronco, i pieno giorno nel quartiere di Destra Volturno. I medici hanno tentato immediatamente di rianimarla e di stabilizzarla. Subito dopo è stata caricata in ambulanza ed è iniziata una corsa a sirene spiegate in direzione del vicino ospedale. Ma la donna non è riuscita ad arrivare alla clinica Pinetagrande, è morta durante il tragitto. I suoi abiti erano laceri e impregnati di alcol. A una prima ispezione esterna del corpo da parte dei medici della clinica, non è risultato alcun trauma che avrebbe potuto causare il decesso. Probabilmente, ritengono i carabinieri che indagano sul caso, è stato proprio un abuso di alcol e un principio d'assideramento a far cessare di battere il suo cuore. In ogni caso, il giudice ha disposto l'autopsia e nel frattempo la salma è stata trasferita alla medicina legale di Caserta. Con sè la donna non aveva alcun documento. Di chiara origine centroafricana, è bastato poco ai militari dell'arma risalire alla sua identità. La comunità d'immigrati del luogo la conosceva bene. Il suo nome era Fighty Beye, originaria del Ghana, 35 anni, undici dei quali, gli ultimi undici, trascorsi qui in Italia senza permesso di soggiorno. Fighty era giuridicamente una «clandestina», apparteneva a quell'immenso popolo di fantasmi della Domiziana che vive sulla costa casertana senza documenti. Fighty, non era conosciuta alle forze dell'ordine, non aveva alcun precedente penale. Unica sua "colpa": essere "clandestina".
v.a. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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